RISOTTO ALLA PILOTA.

RISOTTO ALLA PILOTA. - CORTE PREZIOSA

Il Risotto alla Pilota – Storia, Tradizione e Ricetta di un Classico Mantovano

Benvenuti sul blog di Corte Preziosa, il luogo in cui celebriamo la tradizione della cucina mantovana con ricette autentiche preparate con ingredienti sani e naturali. Oggi vi raccontiamo la storia e la preparazione di un piatto simbolo della nostra terra: il risotto alla pilota. Un piatto semplice, ma carico di storia e sapore, perfetto per chi ama le ricette genuine, legate al passato e alle tradizioni del territorio.

La Storia del Risotto alla Pilota

Il risotto alla pilota è un piatto che nasce nelle campagne mantovane, e il suo nome è direttamente legato alla figura del "pilota". Ma chi era il pilota? Non si tratta del pilota che conosciamo oggi, ma di un lavoratore delle risaie che si occupava della "pilatura" del riso, ovvero della fase in cui il riso veniva liberato dalla pula (la pellicola che ricopre il chicco) per diventare commestibile. Questo processo era fondamentale nelle zone del mantovano, dove il riso Vialone Nano è sempre stato coltivato con passione e cura.

Le risaie del mantovano, particolarmente sviluppate intorno al fiume Po, offrivano un ambiente ideale per la coltivazione del riso, che ancora oggi rappresenta una delle eccellenze del territorio. I piloti, dopo lunghe giornate di lavoro nei campi, preparavano questo piatto nutriente utilizzando ingredienti semplici, ma ricchi di gusto, come la salamella mantovana, una salsiccia fresca tipica della zona.

Il risotto alla pilota veniva cucinato in grandi pentole e consumato dai lavoratori come pasto principale, grazie alla sua capacità di sfamare in modo completo e soddisfacente. Il riso, preparato in modo asciutto e sgranato, era facile da trasportare e non richiedeva attrezzature sofisticate, il che lo rendeva perfetto per essere preparato anche all'aperto. Oggi, questo piatto mantiene tutta la sua autenticità, conservando la tradizione e il sapore originario.

Ingredienti per 4 persone

  • 350 g di riso Vialone Nano
  • 300 g di salamella mantovana (o salsiccia fresca)
  • 50 g di burro
  • 50 g di Grana Padano grattugiato
  • Sale q.b.

Preparazione del Risotto alla Pilota

1. Cottura del Riso

La cottura del riso nel risotto alla pilota è diversa rispetto ai risotti tradizionali. Si inizia portando a ebollizione abbondante acqua salata (circa 1,5 litri). Quando l'acqua bolle, versate il riso Vialone Nano e cuocetelo per 10-12 minuti, mantenendolo al dente. Una volta cotto, scolatelo e conservate un po' dell'acqua di cottura.

Rimettete il riso scolato nella pentola, coprite con un coperchio e un canovaccio pulito. Questa tecnica permette al riso di completare la cottura assorbendo l'umidità rimanente, garantendo una consistenza perfetta, sgranata ma morbida.

2. Preparazione della Salamella

Nel frattempo, sgranate la salamella mantovana rimuovendo la pelle e cuocetela in una padella ampia. Fate sciogliere metà del burro nella padella e aggiungete la salsiccia, cuocendola a fuoco medio fino a farla dorare uniformemente. Il grasso della salamella darà un sapore irresistibile al piatto, senza bisogno di ulteriori condimenti.

3. Unione del Riso e della Salamella

Una volta che il riso è pronto, unitelo nella padella con la salamella rosolata e mescolate bene. Se il riso risulta troppo asciutto, potete aggiungere un mestolo dell'acqua di cottura tenuta da parte per ammorbidire il tutto. Aggiungete il resto del burro e mescolate per mantecare. Il risultato sarà un riso gustoso, sgranato e ben condito.

4. Aggiunta del Grana Padano

Infine, spegnete il fuoco e aggiungete il Grana Padano grattugiato. Mescolate con cura per amalgamare il formaggio, che donerà una cremosità perfetta al piatto. Aggiustate di sale, se necessario.

5. Servire

Il risotto alla pilota va servito subito, ben caldo. Potete aggiungere un'ulteriore spolverata di Grana Padano per arricchire il gusto e, per i più tradizionalisti, un filo di olio extravergine d'oliva a crudo. Accompagnate questo piatto con un buon Lambrusco Mantovano, il vino perfetto per esaltare i sapori decisi della salsiccia e del formaggio.

Storia del Nome "Alla Pilota"

Come già accennato, il nome "alla pilota" deriva dal ruolo fondamentale del "pilota" nelle risaie mantovane. Questo termine si riferisce alla fase di lavorazione del riso, la pilatura, che consisteva nel separare i chicchi dalla pula. I lavoratori delle risaie, detti appunto piloti, avevano a disposizione poche ore per cucinare durante le pause dal duro lavoro nei campi. Utilizzavano quindi ingredienti semplici e facilmente reperibili: il riso coltivato sul posto e la carne di maiale, che era ampiamente utilizzata nella cucina locale.

Questo piatto veniva preparato direttamente sul luogo di lavoro, e la sua consistenza asciutta lo rendeva perfetto da mangiare anche senza piatti, spesso con una ciotola o direttamente con le mani. Oggi, anche se preparato in cucine moderne e servito in tavola, il risotto alla pilota mantiene la sua essenza rustica, rappresentando un pezzo della storia e della cultura di Mantova.

Conclusione

Il risotto alla pilota non è solo un piatto, ma un pezzo di storia della cucina mantovana. Nasce dalla tradizione contadina, dove semplicità e sapore si incontrano per creare un piatto che ha attraversato i secoli mantenendo intatta la sua autenticità. Con pochi ingredienti, questa ricetta riesce a conquistare il cuore e il palato di chiunque la provi.

Continuate a seguire il blog di Corte Preziosa per scoprire altre ricette tradizionali e conoscere di più sulla storia della cucina mantovana, dove ogni piatto racconta una storia e ogni ingrediente è scelto con cura per garantire il massimo della qualità.

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